lunedì 20 settembre 2021

 La medicina territoriale che sarà


Mentre la medicina territoriale subirà a breve, nel quasi silenzio, una riforma "epocale", alcuni giornalisti continuano a sparare a zero sulla categoria dei Medici di Famiglia. 

Nel segnalare alcune più o meno note storture o inefficienze, ne approfittano per infarcire gli articoli di falsità e attacchi ingiustificati.

Una parte dell'articolo della signora Gabanelli sul Corriere, e in particolare quanto detto negli ultimi 3 minuti del suo intervento al TG LA7 di questa sera, lunedì 20 settembre, non è tollerabile per uno come me che pensa di impegnarsi nel proprio lavoro.

Per questo motivo ho deciso di pubblicare uno scritto di 10 giorni fa che, alla fine, avevo deciso di tenere per me: i pazienti devono sapere.


Lo trovate qui.


E qui una risposta (che leggeranno in pochi) all'articolo della signora Gabanelli (che ha avuto visibilità nazionale) secondo la quale saranno i Medici di Famiglia i responsabili dello spreco delle risorse del PNRR. La verità è che si sta in tutta fretta pensando a nuove strutture e organizzazioni, senza affrontare l'enorme problema della carenza di medici: a Segrate/Vimodrone ci sono 34 medici. Vi sono 6 aree carenti (cioè 6 medici in meno di quanti ne sarebbero previsti dalle leggi nazionali), 6 medici andranno in pensione entro 3 anni, e altri 10 hanno ora più di 60 anni. Significa che nel giro di 5-10 anni c'è un forte rischio che il numero di medici presenti sul nostro territorio sarà dimezzato.