Melanoma e altri tumori cutanei

Il tumore della pelle è il tipo di cancro più frequente e normalmente si sviluppa in zone cutanee esposte al sole. La stragrande maggioranza dei tumori cutanei è completamente guaribile, soprattutto se trattata precocemente. 

Le forme più frequenti di tumore della pelle sono:

- carcinoma basocellulare (basalioma): circa 80% dei casi,

- carcinoma squamocellulare o spinocellulare: circa 16% dei casi,

- melanoma: circa 4% dei casi.

Il basalioma è una macchia o un nodulo superficiale a lento accrescimento. Si presenta generalmente come una neoformazione rosso/rosata, vascolarizzata e ha la tendenza a ulcerarsi, formare croste, sanguinare. La metastasi è assai rara, ma gli effetti della crescita locale possono talvolta essere molto distruttivi. Nell'80% dei casi insorge in persone con più di 60 anni.

Il carcinoma squamocellulare ha un aspetto variabile: può presentarsi come un nodulo arrossato di consistenza rigida, una piaga squamosa e crostosa, una lesione ulcerata che non guarisce, una lesione ruvida leggermente rilevata... Localmente può avere un comportamento molto aggressivo, e negli stadi avanzati si sviluppano metastasi. Anch'esso insorge prevalentemente negli anziani.

Il melanoma è il tumore cutaneo più temuto e origina principalmente dalle cellule della cute e delle mucose dette melanociti. Colpisce prevalentemente persone tra i 30 e i 60 anni di età. Ha una prognosi, cioè un'evoluzione nel tempo, strettamente dipendente dallo spessore raggiunto nella cute al momento della sua diagnosi e asportazione. Se il melanoma è ancora rimasto confinato agli strati cutanei superficiali, la prognosi è generalmente buona, con guarigione del paziente. Viceversa, se il melanoma ha raggiunto gli strati più profondi perché ha avuto molto tempo di accrescersi prima della sua identificazione ed asportazione, i rischi di vita per il paziente sono molto elevati.


Per ridurre il rischio d'insorgenza (prevenzione primaria) dei tumori cutanei occorre evitare l'esposizione incongrua ai raggi ultravioletti naturali (quelli solari) e artificiali. Ciò si traduce nel:

  • evitare lampade e lettini abbronzanti;
  • non esporsi al sole nelle ore più calde della giornata;
  • proteggersi con cappelli e filtri solari adeguati
  • evitare le scottature, in particolare in giovane età.


Come per tutti i tumori, la diagnosi precoce (prevenzione secondaria) è fondamentale. In generale, con riferimento a basaliomi e carcinomi spinocellulari, qualsiasi lesione su un'area esposta alla luce solare che non guarisce spontaneamente (tendenzialmente in un mese) deve destare sospetto. 

In presenza di fattori di rischio per l'insorgenza di melanoma, come elevata e scorretta esposizione al sole, familiarità, fototipo predisponente (carnagione chiara, occhi chiari, capelli rossi/biondi) o in presenza di svariate formazioni cutanee che potrebbero anche rendere più difficoltosa la diagnosi precoce, il medico potrebbe consigliare una visita specialistica di screening.

In assenza di particolari fattori di rischio, è ugualmente importante osservarsi periodicamente in ogni regione del corpo, concentrandosi particolarmente sulle zone fotoesposte. Alcuni suggerimenti pratici da seguire sono i seguenti:

  1. osservarsi e farsi osservare da un familiare periodicamente (una volta al mese);
  2. conoscere la regola del "brutto anatroccolo": un neo con aspetto diverso dagli altri è da considerarsi degno di attenzione. Può essere molto più scuro, più grande, di un colore diverso, o semplicemente "strano" rispetto agli altri;
  3. conoscere la regola dell'ABCDE*: un neo può essere sospetto se è Asimmetrico, ha i Bordi irregolari, ha più Colori al suo interno, è di Dimensioni rilevanti (> 6mm), Evolve rapidamente nel tempo;
  4. mostrare al proprio medico curante i nei individuati come sospetti;
  5. fotografare i nei "sospetti", possibilmente con a fianco un righello, e ricontrollarli periodicamente.

In caso di conferma di nevo sospetto, il medico consiglierà una visita specialistica: tra le altre cose, il dermatologo (o il chirurgo) osserverà la lesione con un dermatoscopio e potrà suggerire l'asportazione del nevo che verrà inoltre analizzato mediante esame istologico.



* Immagine esplicativa della regola dell'ABCDE: