Gravidanza fisiologica

La gravidanza è un evento tanto intenso quanto fisiologico nella vita di una donna. Affinché esso sia anche sereno, è opportuno che la donna si sottoponga alle visite e ai giusti controlli, senza per questo esagerare con la medicalizzazione, evitando perlomeno di sottoporsi ad accertamenti inutili e inappropriati.

IL PRIMO PERIODO
Il primo mese è quello che trascorre più in fretta, anche perchè spesso non ci si accorge di essere in gravidanza, almeno finché non si rileva un ritardo nella comparsa delle mestruazioni.

La diagnosi di gravidanza si effettua con un prelievo ematico (Beta-HCG). In alternativa, sono disponibili test rapidi sulle urine, che, qualora positivi, richiedono tuttavia di essere confermati con il prelievo.
La durata della gravidanza viene calcolata in settimane, a partire dalla data dell'ultima mestruazione.

IL PRIMO TRIMESTRE
Di norma, durante il secondo mese di gravidanza si presentano le prime nausee, le mammelle si ingrandiscono, possono comparire vertigini e l'umore potrebbe essere un po' altalenante. In questo periodo, purtroppo, sono relativamente frequenti gli aborti (il 15-30% delle gravidanze conosciute esita in un aborto spontaneo).
Durante questo intervallo di tempo, le donne devono essere sottoposte ad esami preliminari (che può tranquillamente prescrivere il Medico di Famiglia) e dovrebbero eseguire una visita ostetrica per la definizione e l'identificazione di condizioni di rischio materno e fetale e/o di situazioni che richiedono la pianificazione di interventi specifici. E' fondamentale regolamentare lo stile di vita regolarizzando la dieta, smettendo di fumare ed eliminando del tutto gli alcolici.

Nel corso della prima visita sarebbe opportuno che alla donna:
- fossero fornite informazioni esaustive sullo stato di gravidanza;
- fosse condotta un'indagine anamnestica sulla salute mentale, prestando attenzione a eventuali sintomi e segni di disagio psichico;
- fosse prescritto lo screening per le principali condizioni patologiche e per le più pericolose patologie infettive;
- fossero offerte informazioni sulle possibilità di screening e di diagnosi prenatale della sindrome di Down;
- fosse offerta, nei casi di incertezza, l'indagine ecografica per la determinazione dell'epoca gestazionale; - fosse proposta l'indagine ecografica per le anomalie fetali strutturali (ecografia morfologica), da effettuarsi fra la 19a e la 21a settimana di età gestazionale;
- fosse offerto un esame citologico vaginale (PAP-test) se non eseguito nei tre anni precedenti.

IL SECONDO TRIMESTRE
Durante il secondo trimestre, l'aumento del flusso sanguigno è causa di un battito cardiaco più accelerato. Si può cominciare a percepire i primi movimenti fetali. Occorre evitare gli sforzi fisici più intensi, ma, a meno di situazioni particolari, non è indicato un particolare regime di riposo. Diminuiscono considerevolmente i rischi di un aborto spontaneo.
E' opportuno fare attenzione al peso e, verso il termine del trimestre potrebbero comparire i primi disturbi della circolazione (gonfiori agli arti inferiori, varici, congestione emorroidaria).

Le visite nel corso del secondo trimestre hanno lo scopo di esaminare e discutere con la donna gli esiti dei test di screening. In questo modo si potranno identificare le donne che necessitano di assistenza diversa da quella appropriata per la gravidanza fisiologica; considerare la supplementazione con ferro, rilevare la pressione arteriosa, offrire alle donne che presentano uno dei fattori di rischio per diabete una curva da carico di glucosio (a 24-28 settimane) e, per le donne sieronegative, ripetere i test per rosolia e toxoplasmosi.
Se la donna ha scelto di sottoporsi ad un'indagine ecografica per la diagnosi di anomalie fetali strutturali (ecografia morfologica), questa dev'essere eseguita fra la 19a e la 21a settimana. Qualora nel corso dell'esame venisse rilevato che la placenta ricopre in tutto o in parte l'orifizio uterino interno, alla donna dev'essere offerta un'ecografia a 32 settimane.

IL TERZO TRIMESTRE
La pancia si fa via via più ingombrante, può comparire mal di schiena e la minzione può essere più frequente per la compressione della vescica da parte dell'utero. I movimenti del feto si fanno più frequenti e possono comparire le prime paure legate al parto.

Le visite nel corso del terzo trimestre hanno l'obiettivo di esaminare e discutere con la donna i risultati degli esami eseguiti, identificare le donne che necessitano di assistenza diversa da quella appropriata per la gravidanza fisiologica, rilevare la pressione arteriosa, offrire un secondo screening per alcune patologie infettive, offrire informazioni e opportunità di discussione degli argomenti giudicati rilevanti dalla donna.
A 32-33 settimane le donne con feto singolo in presentazione podalica possono discutere con il professionista se utilizzare la maxibustione per aumentare la probabilità di una versione spontanea cefalica.
A 34 settimane il medico deve offrire alla paziente informazioni e l'opportunità di discutere della preparazione al travaglio e alla nascita, includendo informazioni sulla pianificazione del parto, su come riconoscere il travaglio e come affrontare il dolore.
A36 settimane deve essere verificata la presentazione del feto e, alle donne con presentazione podalica, deve essere offerto il rivolgimento per manovre esterne. Questo è anche il periodo in cui devono essere offerte informazioni sull'allattamento al seno, le cure del neonato, i test di screening per il neonato, la cura di sé dopo la nascita.
A 40 settimane il professionista deve offrire alla donna informazioni sulla gestione della gravidanza fino a 41 settimane o oltre il termine.



Quanto esposto sopra è tratto dalle linee guida per la gravidanza fisiologica. Ne discende che qualora la donna desideri sottoporsi ad ulteriori indagini, anche se su consiglio del ginecologo, queste debbano essere svolte al di fuori del Servizio Sanitario Nazionale. In particolare, in assenza di specifiche condizioni patologiche o familiarità accertata per malattie tromboemboliche, non è indicato alcun tipo di screening trombofilico.