5 novembre 2025, sciopero nazionale dei medici di famiglia
Gentile paziente,
oggi, mercoledì 5 novembre, ho deciso di aderire allo sciopero nazionale dei Medici di Medicina Generale.
Le e-mail non verranno lette e dovranno eventualmente essere rimandate giovedì.
L'ambulatorio rimarrà chiuso.
L'ambulatorio rimarrà chiuso.
Per necessità di visita medica o certificazione di malattia, occorre recarsi presso la Guardia Medica dopo le 20.00, a Segrate (via Amendola 3) o a Pioltello / Cernusco.
Il numero di telefono di riferimento è: 116 117
Il numero di telefono di riferimento è: 116 117
In sintesi queste sono le ragioni dello sciopero:
- vogliamo restare medici di fiducia, non impiegati del sistema;
- curiamo le persone, ma servono tempo, regole giuste e tutele per chi cura;
- mancano medici e formazione: senza investimenti oggi, domani non ci sarà più nessuno negli ambulatori;
- vogliamo curare, non compilare moduli o rinnovare ricette scadute.
Le rivendicazioni dei Medici di Famiglia sono una tutela anche per i pazienti.
Ogni giorno assisto a situazioni di disagio dovute a liste d’attesa interminabili e alle storture sempre più evidenti del Servizio Sanitario Nazionale.
Le semplici lamentele non bastano più: è arrivato il momento di agire.
Per questo oggi ho scelto di aderire allo sciopero e di manifestare il mio disappunto, insieme a molti colleghi, davanti al Palazzo di Regione Lombardia, in via Galvani, dalle 12 alle 14. Se sarà nei dintorni, la invito a unirsi alla protesta.
Curiosamente, nello stesso giorno è prevista l’inaugurazione della Casa di Comunità di Segrate. Non so se volutamente (si mormora che Vimodrone finirà sotto la CdC di Pioltello) o per dimenticanza, i medici di Vimodrone non sono stati invitati.
Il progetto delle Case di Comunità era, sulla carta, interessante (anche se, in realtà, non rappresenta una novità, poiché si tratta di ricostituire i distretti sanitari già presenti e perfettamente funzionanti fino a una decina di anni fa). Tuttavia, gli investimenti strutturali, pur rilevanti e favoriti dalle risorse del PNRR, non sono stati accompagnati da un adeguato investimento sul capitale umano. Il risultato è che la Casa di Comunità è attualmente un contenitore semivuoto, mentre la stragrande maggioranza dei pazienti continua a rivolgersi agli ospedali o ai poliambulatori privati convenzionati.
Nel frattempo, molti cittadini di Vimodrone sono rimasti senza medico di famiglia e vengono assistiti in ambulatori temporanei, dove trovano ogni volta un professionista diverso, costretto a “tappare buchi” e a limitarsi alla compilazione di ricette. Questo, purtroppo, è il destino che attende la medicina territoriale, se non si decide di invertire la rotta.
Il disegno delle Istituzioni appare evidente da tempo: smantellare progressivamente il servizio pubblico per spalancare le porte al privato*.
Il Medico di Famiglia, nonostante tutte le difficoltà, resta oggi una delle ultime figure che svolge un servizio pubblico autentico, gratuito e privo di conflitti di interesse. Ma di questo passo, anche questa preziosa realtà rischia di scomparire.
In ultimo, mi scuserà il lettore, ritengo che anche il paziente abbia le sue responsabilità e temo che ci si renderà conto del vero valore del medico di famiglia solo quando questa figura non sarà più quella che conosciamo oggi.
* https://www.quotidianosanita.it/lettere-al-direttore/articolo.php?articolo_id=133039
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